Un tempo per curare la pelle e mantenerla candida si usavano
impacchi a base di argilla, mollica di pane e latte d’asina, e per creare
ombretti e texture si polverizzavano pietre rare e si le si mescolavano con oli
vegetali.
Dopo secoli di ricerca cosmetica tesa a creare prodotti che garantiscano ottime performance sfruttando ogni tipo di tecnologia derivante dall’architettura, dalla fisica e dalla più sofisticata medicina estetica, oggi la tendenza sembra decisamente orientata verso la riscoperta della cosmesi naturale.
Dopo secoli di ricerca cosmetica tesa a creare prodotti che garantiscano ottime performance sfruttando ogni tipo di tecnologia derivante dall’architettura, dalla fisica e dalla più sofisticata medicina estetica, oggi la tendenza sembra decisamente orientata verso la riscoperta della cosmesi naturale.
Una vera e propria bio-revolution, frutto di una migliore informazione
da parte di consumatori sempre più consapevoli ed esigenti che cercano le loro informazioni navigando in
rete e studiando gli inci dei prodotti con sempre maggiore curiosità. Un nuovo
orientamento nell’universo della cosmesi che parte dal concept di un prodotto
fino ad arrivare a packaging.
L’industria della bellezza sostenibile comincia la sua ascesa
dai nuovi criteri di produzione: stabilimenti che abbiano come linee guida il
risparmio di acqua e di energia, che si impegnino ad utilizzare materie prime
provenienti da fonti rinnovabili e da coltivazioni effettuate senza l’utilizzo
di fertilizzanti chimici e pesticidi sintetici. Simbolo di tutti nuovi criteri
eco-friendly Aveda, lo storico brand fondato ne 1978 che ha adottato una
politica produttiva ad impatto zero con auto aziendali ecologiche per i suoi
dipendenti, utilizzo esclusivo di materiali riciclati e riciclabili e adozione
di energie alternative all’interno degli stabilimenti.
L’industria della bellezza sostenibile comincia la sua ascesa
dai nuovi criteri di produzione: stabilimenti che abbiano come linee guida il
risparmio di acqua e di energia, che si impegnino ad utilizzare materie prime
provenienti da fonti rinnovabili e da coltivazioni effettuate senza l’utilizzo
di fertilizzanti chimici e pesticidi sintetici. Simbolo di tutti nuovi criteri
eco-friendly Aveda, lo storico brand fondato ne 1978 che ha adottato una
politica produttiva ad impatto zero con auto aziendali ecologiche per i suoi
dipendenti, utilizzo esclusivo di materiali riciclati e riciclabili e adozione
di energie alternative all’interno degli stabilimenti.
Non solo creme e sieri, ma anche il make up mescola sempre
di più agli ingredienti tradizionali formule di derivazione naturale proponendo
mascara (un tempo una semplice mistura di vasellina e polvere di carbone)
arricchiti di complessi vitaminici derivati del rosmarino (Sumtuosus Extreme di Estée Lauder), cere ricavate dalle
foglie di palma che rinforzano e favoriscono la crescita delle ciglia e
coloranti naturali (Volumizzante Experience di Max
Factor), rossetti con formule arricchite di lievito biologico per stimolare
la produzione di collagene (Shimmering Rouge di Shiseido), basi pre-trucco con meno
siliconi e più estratti di arance e ginko per tonificare la pelle del viso (Istant
Glow di Shu Uemura) e smalti
per unghie a base di ingredienti naturali e minerali (Ultra-Lavande Le Vernis n. 359,
pure lavande di Lancome.)
Già molte le case cosmetiche che incoraggiano i clienti a
riportare negli store le confezioni vuote dei prodotti utilizzati premiandoli
con omaggi (politica adottata dall’inglese LUSH
ma anche dalla MAC con il BACK TO MAC) altri brand stanno
lentamente rivoluzionando il concetto stesso di packaging sempre più spesso
ridotto all’essenziale, realizzato con materiali riciclati e decorato con inchiostri ricavati da oli vegetali
biodegradabili (Garnier e Nivea).
Performance impeccabili, resistenza e qualità ma con un
occhio rigorosamente spalancato sul rispetto della natura e la salvaguardia del
benessere degli animali: questo ciò che oggi chiediamo, e sempre più spesso otteniamo,
dai cosmetici di nuova generazione che si dimostrano all’altezza delle esigenze
di una clientela consapevole e informata che ha fatto dell’eco-pensiero uno
stile di vita.