Quando vidi il film al cinema per la prima volta rimasi colpita dal modo in cui una donna tanto bella potesse sembrare tanto triste.
Ma l'universo di Kathy è triste, quanto può essere quello di una donna che ha smesso di combattere e non riesce più a tenere le fila della sua vita.
Credo che Jennifer Connelly risplenda in particolare nelle scene in cui Kathy si trova da sola, riuscendo col suo volto e col suo corpo a riempire lo schermo.
Gli ambenti spogli e squallidi in cui lei si aggira contrastano con l'intimità e il calore della casa della famiglia del Colonnello Behrani, rendendo il conflitto tra i due universi ancora più stridente e doloroso,
come pure il diverso lessico dei personaggi: povero e semplice nel caso di Kathy e Lester, alto e rigoroso in quello del Colonnello.
Uno di quei film nel quale trovo ogni volta una nuova sfumatura.
A presto!