Mi piace molto filmare le donne, mi piace filmare i loro movimenti, il loro modo di camminare, di compiere gesti, di sorridere, di piangere e di gridare. Ho sempre la sensazione di aiutarle a tirare fuori qualcosa che è dentro di loro, ma che loro ancora non conoscono. Mi fa sempre pensare ad un parto.
Questo quello che Bernardo Bertolucci ha dichiarato a proposito delle attrici che nei suoi film, o, per meglio dire, in alcuni suoi film, sono catturate in momenti di cambiamento, di trasformazione e di nuova consapevolezza.
Moltissime le attrici assenti da questa breve carrellata (divisa in 2 parti): Adriana Asti, che fu anche moglie del regista, Debra Winger che ne Il tè nel deserto fa vibrare lo schermo con la sua bellezza sofisticata e il suo erotismo mai celato, Bridget Fonda perfetta moglie e madre americana ne Il piccolo Buddha con indosso un paio di occhiali enormi per interpretare una insegnante di matematica, e tantissime altre.
Ho tentato in questo caso di isolare la scelta ai personaggi femminili, e delle attrici che le interpretano, a quei momenti che, proprio per la loro forza erotica e, usando le parole del Maestro "generatrice" hanno colpito negli anni la mia fantasia.
DOMINIQUE
Dominique Sanda. Una bellezza apparentemente innocente ed eterea ma di grande forza e con un carattere quasi mascolino. Lavora per la prima volta con Bernardo Bertolucci ne Il Conformista, quando è ancora praticamente esordiente. Ecco come la ricorda la sua co-protagonista Stefania Sandrelli: Era tesa e preoccupata di sostenere bene il suo ruolo, e così ogni mattina al trucco, durante le interminabili ore di preparazione, cercavo di tranquillizzarla.
Anni dopo, nel 1976 Dominique sarà una delle protagoniste di Novecento; meno acerba e più risolta regalerà un ritratto indimenticabile di Ada la moglie di Robert De Niro, prima ragazza spregiudicata e poi schiava dell'alcol.
Una delle più grandi passioni del grande regista emiliano che tornerà a lavorare più volte con lei. Un sodalizio professionale e sentimentale che si consumerà, come ha dichiarato la stessa Sandrelli in un'intervista a Vogue dello scorso giugno, anche con dei baci che i due si sono scambiati in momenti di pausa dalle riprese dei vari set. Ecco come lei stessa definisce il loro rapporto:
Entrambi abbiamo cominciato nel cinema molto giovani. In Comune abbiamo una passione cos' grande per il nostro lavoro che sfiora l'incoscienza: per noi il cinema è un sogno, un viaggio fuori dalla realtà.
MARIA
L'incontro più difficile, e quello mono risolto per stessa ammissione di Bertolucci quello con Maria Schneider la prorompente attrice francese appena 20enne alla quale viene affidato il ruolo di Jeanne in Ultimo tango a Parigi. L'esperienza le farà conoscere una rapidissima popolarità, ma anche una l'impossibilità a staccarsi completamente da quel personaggio. Bertolucci l'ha ricordata con queste parole all'indomani della sua prematura scomparsa avvenuta nel febbraio del 2011:
Scegliendo Maria dopo un lungo casting mi chiedevo se sarebbe riuscita a stare vicino a Marlon Brando senza tremare. Non solo Maria superò la prova fin dal primo giorno, ma riuscì persino a farsi coccolare oltre che da me anche da lui.
CONTINUA...
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