venerdì 12 aprile 2013

RANA SALAM

Rana Salam è una graphic designer libanese che col suo lavoro da anni racconta il Medio oriente da una diversa prospettiva. Ospite della IV edizione del Middle East Now a Firenze ha introdotto durante una lecture presso il Centro di Arte Contemporanea La Strozzina la genesi di alcune dei suoi lavori e le nuove frontiere che si trova ad esplorare nella sua contaminazione tra cultura pop e medio oriente.


"Firenze è una straordinaria piattaforma attraverso la quale presentare il mio lavoro. Quello che mi piacerebbe fare sarebbe condividere l'ingrediente segreto delle mie creazioni, condurvi nel backstage e svelarvene la magia. Quando ho lasciato Beirut nel 1986 non esisteva nessun modo per comunicare la cultura visiva del mio paese. Ho svolto i miei studi a Londra con la missione di mostrare al mondo queste suggestioni. Dal 1992 ho iniziato una ricerca tesa ad esplorare tutti gli elementi visivi della mia cultura d'origine, quelli provenienti dalla strada, estraendoli e rielaborandoli, facendone la mia arte.
Spesso la percezione del Medioriente è vincolata a dai preconcetti; cambiare questo punto di vista è diventato la mia missione."


Comptoir, Ristorante Libanese (Londra)




"Il proprietario chiama la ragazza che compare nelle illustrazioni che ho realizzato per gli arredamenti La Vergine Maria perché lo ha assistito nella realizzazione dei suoi sogni.

Ritengo che il linguaggio pop sia il più potente con cui comunicare poiché trascende ogni barriera sociale e ha al contempo il vantaggio di non avere presunzione e di essere spontaneo. La bellezza nella semplicità mi ha sempre ispirata."

Calligrafia araba, vecchi manifesti, negozi di spezie, cibo, scatole, prodotti di consumo sono i protagonisti delle re-interpretazioni che Rana da della sua cultura per presentarla ad un pubblico sempre più vasto.

HARVEY NICHOLS (Londra)


"Per ralingare lo sfondo di queste vetrine mi sono affidata agli artisti che realizzano dipingendo a mano i veri manifesti pubblicitari per il cinema. Quello che abbiamo fatto è stato sostituire le star libanesi con le effigi di Brigitte Bardot o di Bettie Page.

Decontestualizzare certe immagini e trasferirle in una nuova realtà conferisce loro una grande potenza. Ho realizzato che c'è grande curiosità per questo tipo di sensibilità."

PAUL SMITH (Londra)



Illustrazione dell'invito allo show di presentazione della collezione primavera\estate 2000, realizzata rielaborando tecniche usate dagli artisti di strada di Beirut.

Carta per le tavolette di cioccolato per Cocomaya (Londra)


La confezione, con una fantasia che richiama le fantasie dei tessuti caratteristici della tradizione libanese, può essere riciclata come biglietto di auguri.

Merchandise realizzato per il Victoria&Albert Museum di Londra




Dedicato al Museo Jameel che celebra l'arte islamica, le creazioni hanno uno stile accattivante pensato per attirare i più giovani verso l'arte.

Campagna per Villa Moda, store di lusso a Dubai




"Mi sono avvalsa della collaborazione di Youssef Nabil, un bravissimo fotografo con cui abbiamo realizzato questi scatti a Parigi ricreando un look retrò che unisce la cultura occidentale (Prada, Miu Miu) con quella orientale raccontata dallo stile delle foto e dalle pose dei modelli.


Mi piace che le mie creazioni siano accompagnate da un pizzico di imperfezione.

Trovo che l'arte non esposta in un museo ma in luoghi di consumo immediato come ristoranti e grandi magazzini, costituisca un'occasione preziosa che permette di arrivare ad un pubblico sempre più ampio."