sabato 28 maggio 2011

The Best Sellers (Peter)

Vi è mai capitato di essere corteggiate/i tenacemente da qualcuno che proprio non vi piaceva ma anzi vi faceva pure un po’ schifo per poi innamorarvene?
 A me non è (ancora) mai capitato. Ma forse perché, sfortunatamente, non ho mai avuto un corteggiatore sagace, terribile, antipaticissimo, adorabile, disgustoso e tenace come Benjamin Hoffman, alias Peter Sellers.


Hoffman, uscito in Italia con il titolo Hoffman, o ti spogli o ti denuncio è un film adorabile e poco conosciuto che vale davvero la pena di scovare. Una commedia romantica del 1971 con il grande Peter in un ruolo abbastanza inedito per lui: l'innamorato.



 È sicuramente la più bizzarra love story che vi capiterà mai di vedere e non vale assolutamente la pena anticipare niente della trama, vi bastino le poche parole iniziali di questo post.
Oggetto dell'irrefrenabile desiderio del maturo signor Hoffman la deliziosa Miss Smith, l'allora 23enne Sinéad Cusack, meglio nota come la moglie, dal 1978, di Jeremy Irons, perfetta inglesina ingenua ma non troppo, balzata alle cronache proprio in quell'anno (1971) per la sua relazione con il turbolento giocatore di calcio George Best.




Se avete sempre considerato Peter Sellers un grande attore, in questo film lo troverete senz'altro anche un uomo attraente, e, come recita il trailer originale, scoprirete che c'è un pò di Mr Hoffman, in ognuno di noi!


Buona visione e
A Presto!







giovedì 19 maggio 2011

Mimosa!

Io non seguo la moda. Non perchè non mi piaccia, ma perchè non ci riesco. Sono troppo pigra, troppo disordinata, troppo approssimativa. Quando compongo un outfit la cosa che mi interessa è essere il più comoda possibile e sentirmi a mio agio, sia che debba lavorare, sia che abbia del tempo libero. Ovviamente sono rispettosa di certi dress code che esigono una maggiore eleganza ma tendenzialmente quello che mi preme più di tutto è essere in ordine più che essere trendy.
Per il make up e il beauty in generale le cose sono un pò diverse perchè la cura che dedico a questo universo è sicuramente maggiore. Amo acquistare prodotti di buona qualità, possibilmente con dei buoni ingredienti (anche se rifuggo da certi estremismi che esigono il "tutto-bio"). Difficilmente azzardo look estremi o troppo colorati ma mi piacciono i trucchi completi e "che si vedano"; non sono una fan del trucco naturale, piuttosto preferisco rinunciarci del tutto e lasciare la pelle a riposo .

C'è però una cosa alla quale non posso e non voglio rinunciare, una debolezza, un vezzo sul quale non mi pongo limiti agli eccessi che ne possono derivare; per giustificarlo con me stessa mi dico che è qualcosa che mi è indispensabile, ma non sono altro che bieche scuse, la realtà è che mi piace, mi rilassa, mi permette di sperimentare e di sfogare lo stress: darmi lo smalto sulle unghie.
Mi chiamo Caterina e sono una nail-polisholic. Non riuscirete mai a vedermi senza smalto sulle unghie, non importa se è estate, inverno, se c'è il sole o la neve: le mie unghie devono essere smaltate (mi metto lo smalto anche quando sono a casa con l'influenza). La ragione è una e, come spesso accade per i grandi enigmi, è molto semplice: le mie unghie sono orrende! Le ho mangiate, tormentate, torturate per quasi un vemtennio fino quasi a farle scomparire del tutto e, astenendomi dal volere analizzare in questa sede le ragioni di questo scellerato comportamento, ne consegue che devono essere sempre "vestite" e laccate.
Fatta anche questa premessa (la terza, credo, da quando ho iniziato questo post) mi affretto ad aggiungere che io sono e resto una persona minimale: pochi vestiti (ma buoni), poche scarpe (ma buone-comode), pochi cosmetici (ma ottimi), pochi smalti (ma fantastici). Non ho molti smalti, saranno all'incirca una quindicina, di più non saprei gestirne, e non tutti sono di marche prestigiose, infatti trovo che siano moltissime le case cosmetiche low-cost sul mercato che creano ottime lacche spesso dupe perfette di quelle delle grandi case. Ma su un fatto non si può ahimè discutere: i colori di Chanel non hanno rivali.
Così, tentata da numerose rewew, abbagliata dalle foto e desiderosa di possedere uno dei must della prossima estate ho colto l'occasione di un week end con le amiche a Parigi per dare la caccia al famigerato smalto Mimosa: LO smalto giallo!




Le mie ragazze sono state davvero deliziosamente collaborative e mi hanno aiutata in quella che si è rilevata una ricerca per niente facile. 3 Sephora e 2 Marionnaud tra gli Champs Elisee e l'Operà prima di arraffare una boccetta della nuova lacca della maison francese.


la gioia dopo il tanto cercare



Il colore è davvero splendido, e la qualità ottima. Probabilmente è una nouance forte e del tutto inadatta al mio incarnato, ma vedermela sulle mani mi rallegra e mi fa pensare al mare, ad un pomeriggio in piscina, ad un giardino ma anche ad un quadro di Roy Lichtenstein.
Ed ecco quindi le mie pallide e decisamente poco attraenti manine (featuring le lunghe e sun-kissed dita della mia amica Silvia reduce da un week end al mare col suo futuro sposo) ricoperte dalla gloriosa lacca giallo....mimosa!


Le mani di Silvia dopo una sola passata dimostrativa data alla volè con il tester alla seconda Sephora









Ho applicato una piccola decorazione da un set Nail & Body Art di Fing'rs Lifestyle che con sopra un buon top coat durano davvero a lungo!


A presto!

PS: (dopo tanto blaterare qualche informazione utile)
Ho acquistato il Mimosa alla Sephora di Bld Haussmann per 21, 90 euro. Il numero è il 577 e appartiene alla collezione Les Fleur D'été. Dovrebbe essere disponibile in Italia da giugno e presso alcune profumerie è possibile effettuare un ordine.

sabato 7 maggio 2011

W.E. in love... we trust

Ogni volta che mi convinco di essere una specie di drogata di cinema che non conosce ne requie ne stanchezza, capace di andare al cinema tornare a casa e guardare subito un dvd prima di addormentarsi, di passare delle ore (e non esagero) su IMBD e di sognarsi la notte la Mostra del Cinema di Venezia mesi prima che cominci, accade qualcosa che mi riporta sulla terra. Sono venuta a saperlo guardando una dei tanti servizi televisivi che hanno imperversato nella settimana del Royal Wedding: Madonna è tornata dietro la macchina da presa per dirigere un film su Wallis Simpson. E c'è tornata pure da un pezzo perchè il film è ultimato. Mi rendo conto che nello schema generale delle cose questo evento non riveste una grande importanza, però, nell'apprendere questa notizia così tardivamente mi sono sentita come se mi fossi addormentata sul treno e avessi saltato la mia fermata.



Madonna mi piace. Non credo ci sia nessuno al mondo che si interessi di spettacolo che possa non provare curiosità o ammirazione per lei. Non ho mai avuto modo di vedere il suo primo lungometraggio Sacro e Profano, ma ricordo che le critiche non erano state malvagie.


Madonna sul set.



Di questo nuovo progetto la cosa che più mi intriga è sicuramente la scelta del soggetto: la storia d'amore tra Wallis Simpson ed Edoardo VIII. Lei americana, divorziata due volte e non aristocratica diviene l'amante del futuro re d'Inghilterra nel 1934 a 39 anni suonati. Lui per stare con lei abdica in favore del fratello, i due si sposano e insieme, si può proprio dire, attraversano l'Europa danzando (battuta tratta da La Fiera delle Vanità -vi ricordate quando Johnathan Rhys Meyers passa un bigliettino a Reese WItherspoon durante il ballo?), e non solo l'Europa perchè alla fine i due si trasferirono alle Bahamas poichè Edoardo era stato insignito, per motivi meramente politici -credo in sostanza che a casa sua avessero paura che qualcuno potesse farlo fuori-, della carica di governatore.

                                            

Filo-nazista, filo-fascista, delatrice e pure razzista. Questo quello che si è sempre detto di questa donna che ne Il discorso del re viene dipinta come una snob che chiama la cognata "la cuoca scozzese".
Non vedo l'ora di scoprire il ritratto che ne ha fatto Madonna e torno a ribadire quanto trovi interessante questo soggetto; mi domando anche che cosa in questa particolare storia abbia interessato la material girl.


Wallis Simpson


 Dalle poche notizie sulla trama che è possibile reperire sui blog pare che la trama di W.E. veda la coppia Wallis-Edoardo VIII (interpretati rispettivamente da Andrea Riseborough - vista quest'anno in versione hot\mods nella spassosa commedia inglese We Want Sex- e James Darcy) come ideale di vero amore romantico di una donna dei nostri giorni, Wally Winthorp che avrà il volto di Abbie Cornish (una delle protagoniste di Sucker Punch, dello struggente Bright Star e di Paradiso + Inferno -che assomiglia in modo incredibile a Nicole Kidman) anche essa coinvolta in un amore tormentato.
Nel cast figura anche la sempre più mediatica primogenita della cantante, Lourdes, che debutta come attrice col nome di Lola Leon (il diminutivo del suo nome e il cognome del padre Carlos ex personal trainer di Madonna) nel ruolo di Wally da ragazzina


Andrea Riseborough
James Darcy



Abbie Cornis


Lourdes (Lola) Leon



Pare che in un primo momento W.E dovesse essere presentato a Cannes, ma la stessa Madonna ha smentito questa notizia dicendo che il montaggio non è ancora stato completato e soltanto alcuni importanti distributori cinematografici ne hanno potuto vedere qualche pezzo all'ultimo Festival di Berlino ad una proiezione organizzata dalla regista. Pare quindi sempre più probabile una anteprima mondiale a Venezia il prossimo settembre come d'altronde, stando ad un'intervista rilasciata proprio da Abbie Corinish, sembra sia forte desiderio della signora Ciccone.

A presto!

lunedì 2 maggio 2011

Ashton vs James: i BEAUTIFUL NERDS

Giorni fa guardando il David Letterman Show ho avuto modo di ascoltare una bella intervista del sagace anchorman americano a James Franco.
                                                 


Mea culpa: prima del bel film di Danny Boyle 127 Ore non mi aveva mai colpita molto, ma pare un tipo davvero brillante e talentuoso. Qualche ora dopo, come per una libera associazione jounghiana in un pigro pomeriggio libero pre-week end Pasquale mi è venuto in mente Ashton Kutcher


altro talentuoso bello hollywoodiano, socialmente e politicamente impegnato. Incuriosita da questi due attori che ammetto, conosco abbastanza marginalmente, ma dei quali si parla moltissimo, mi sono messa a fare qualche ricerca sui due e mi sono divertita a metterli a confronto. Libri, cause umanitarie, performance artistiche, programmi tv di costume, voglia di sperimentare nuovi canali di cominicazione: questi due ragazzi sembrano davvero in gamba, tanto in gamba che credo si meritino il simpatico appellativo (neologismo del quale rivendico l'invenzione) di BEAUTIFUL-NERDS!
                              Ecco qualcosa in più sui due brillanti gentiluomini.

James Franco:
classe: 1978


Nato a: Palo Alto, California. Una famiglia con una forte impronta intellettuale quella di James, la madre è una poetessa e le nonne sono rispettivamente una scrittrice di libri per ragazzi e una gallerista.

Stato civile: celibe anche se risultano due relazioni importanti ormai concluse con le colleghe Marla Sokoloff e Ahna O'Reilly; ci sono state voci sulla sua presunta omosessualità, sul quale lui però ha sempre scherzato, ora pare che si veda con la top model e it girl Agyness Deyn.

                        

Formazione: la cultura sembra proprio il pallino di James Franco perchè dopo la laurea all'Università della California nel 2008 frequenta corsi di scrittura alla Columbia University e attualmente segue addirittura un dottorato a Yale!



Esordi: fa una delle sue prime apparizioni in Freaks and Ceeks un serial televisivo molto popolare negli USA, ma la vera conferma arriva con il ruolo del protagonista nel bio-epic televisivo James Dean che gli vale un Golden Globe.

Consacrazione: Si fa notare prima in Speider Man di Sam Raimi e poi in Milk di Gus Van Sant ma è con il suo ruolo da protagonista in 127 Ore di Danny Boyle sulla storia vera di Aron Ralston, l'escursionista caduto in un crepaccio e costretto ad auto-amputarsi un braccio per salvarsi, che ottiene il grande riconoscimento e la nomination all'Oscar nell'edizione da lui stesso presentata al fianco di Anne Hathway.

Extra Hollywood: Il cinema è solo una delle molteplici attività nelle quali James Franco è coinvolto. Oltre agli studi, la scrittura (ha pubblicato un libro di racconti Palo Alto: Stories by Franco), l'arte e l'insegnamento universitario, l'attore è anche regista e produttore di apprezzati cortometraggi e documentari. Inoltre è stato il testimonial della nuova fragranza da uomo di Gucci. Presto sarà anche in teatro con La dolce ala della giovinezza la piece di Tennessee Williams (nel ruolo che al cinema fu di Paul Newman) al fianco di Nicole Kidman.

Ci piace perchè: Al contrario di moltissimi colleghi che hanno esordito recitando in Soap Opera di grandissimo successo per poi chiudere definitivamente i conti con questa fase della loro carriera, James ha scelto, all'apice del suo successo, di diventare una guest star ricorrente di General Hospital, facendosi così conoscere ed amare da un pubblico ancora più vasto. Ha dichiarato: "Adoro girare la soap opera, il processo è così veloce!! La natura di questo tipo di prodotto mi affascina, mi piacciono i personaggi che spariscono e poi ricompaiono, c'è una vera e propria geneaologia da studiare!"

Ashton Kutcher:

Classe: anche lui nato nel 1978, Cedar Rapids (Iowa)

Formazione: comincia a studiare Ingegneria Biochimica all'univesità ma dopo aver partecipato ad un conconcorso di bellezza abbandona gli studi per dedicarsi alla carriera di modello.


Esordi: Come il suo collega, Ashton muove i primi passi con la tv diventando una star del telefilm T'hat'70 Show per poi approdare alla conduzione di programmi di grandissimo successo come Punke'd, del quale è anche produttore esecutivo e creatore, e Beauty and the Geek che altro non è se non il format originale de La Pupa e il Secchione.



Consacrazione: Interprete di molte commedie blockbuster come Indovina chiNotte brava a Las vegas con Cameron Diaz, dal 2008 si cimenta anche in ruoli più impegnati come quello di ragazzo problematico in Personal Effect accanto a Michelle Pfeiffer, e quello di un moderno american gigolò in Toy Boy- Un ragazzo in vendita.

Non solo Hollywood: Ashton Kutcher è senza dubbio un attore talentuoso e versatile ma fino ad adesso questo aspetto è stato sicuramente oscurato dalla sua strabordante personalità mediatica; è la prima star infatti a intuire e sfruttare l'importanza di Twitter, riuscendo a battere la CNN per numero di iscritti.

Stato Civile: Devoto marito della ancor splendida Demi Moore di 16 anni più grande; insieme a lei promuove una campagna di sensibilizzazione contro lo sfruttamento sessuale di donne e bambini. Vera coppia post moderna i due non perdono occasione per scambiarsi complimenti e messaggi d'amore e di incoraggiamento via Twitter, spesso postando anche divertenti foto private che li ritraggono nella vita di tutti i giorni.







Bravi, bellissimi, intelligenti e socialmente impegnati i due attori vivono un periodo d'oro, e se per Franco la consacrazione ad attore di livello è già avvenuta io mi sento di puntare anche su Ashton, che sconta anche un pò il peso di un matrimonio molto discusso ma che, nonostante il continuo vociferare di presunti tradimenti, pare un'unione solida e consapevole.

Chi sarà il prossimo Beautiful-Nerd?
A presto!