sabato 26 febbraio 2011

La donna della domenica

Oggi 27 febbraio è il giorno, o meglio la sera, o meglio ancora la notte durante la quale potremo, se vorremo, vedere l’intera aristocrazia hollywoodiana in grande spolvero sfilare sul tappeto rosso per la cerimonia degli Oscar, e in questa importane ricorrenza la mia donna della domenica è senza dubbio Angelina Jolie.
Non già perché splendida attrice vincitrice di una di quelle statuette dorate, super mamma di 6 bambini, compagna di uno degli attori più belli del cinema, facente parte di una delle 100 persone più influenti del mondo secondo il TIME, Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNHCR e tutto quanto altro di può dire di questa donna favolosa, diventata ormai un’icona pop a tutti gli effetti. No.

 Angelina è la donna di questa mia domenica per quel piccolo, insignificante gesto (che non è sfuggito però a molti blogger) che ha compiuto il 16 gennaio scorso, la notte in qui si sono consegnati gli ultimi Golden Globe. Robert De Niro è pronto per salire sul palco per ricevere il premio alla carriera dalle mani di Matt Damon protagonista dell’ultimo film come regista dell’indimenticato interprete di Toro Scatenato (ora nelle sale con Manuale d’Amore 3), il bello, e a mio avviso sottovalutato The Good Shepard. Ora, Angelina sa che sarà inquadrata perché in quel film lei interpretava la moglie trascurata di Damon; d’altronde la telecamera l’ha già inquadrata molte volte quella sera: prima sul red carpet con il suo bellissimo abito verde smeraldo di Versace, poi in sala al tavolo accanto a Brad. La serata è già cominciata da un’oretta e magari lei ha bevuto un sorso di champagne, o (anche se data la sua silouette filiforme mi pare improbabile) ha mangiato una tartina o un po’ di caviale, o magari si è soffiata il naso, o può darsi che abbia baciato teneramente Brad…. Fattostà che il gloss è andato a farsi benedire.
È in quel momento che la telecamera dei Glden Globe ha catturato un momento indimenticabile: Angelina Jolie intenta a passarsi il pennellino del lipstick su quelle labbra che la hanno resa forse uno dei più grandi sex symbol planetari.

Lei lo ha fatto, con gli occhi bassi, molto rapidamente e la storia del cinema l’ha immortalato. E, finalmente, questa donna così bella, così impenetrabile, misteriosa ha sdoganato un gesto che l’ha immediatamente portata fra noi che dopo la pizza ci passiamo veloci un po’ di lucido per sentirci più sicure e quindi più belle, che ci leviamo gli occhiali per una foto, che ci sistemiamo i capelli prima di uscire nello specchio dell’ingresso di casa. Angelina ha bisogno del lipgloss come noi e non esita a tirarlo fuori dalla sua clutch per rinfrescarlo sulla SUA bocca.
In quel momento io, che francamente non l’ho mai trovata un gran che simpatica l’ho amata teneramente, l’ho capita e l’ho approvata.
In attesa di vedere cosa indosserà e soprattutto se ci sarà stasera, e, cosa ancor più importante, che gloss indosserà la voglio celebrare riproponendo la sua vittoria agli Oscar nel 2000 per Ragazze Interrotte, quando, freak e bizzarra come non mai è salita sul palco vestita come Morticia Addams gridando al mondo l’amore per suo fratello, il suo cavaliere quella sera.


 

A presto.

venerdì 25 febbraio 2011

Sangue, Sudore e splendide donne


Giorni fa sono andata dal cinema sola soletta (una cosa sublime a mio avviso, e non sono certo una solitaria, ma conoscendomi meglio capirete) a vedere Black Swan di Darren Aronowsky. Avevo grandi aspettative, lo scorso Festival del Cinema l’ho mancato per poco e in questi mesi la mia tensione era cresciuta all’inverosimile. Confesso che la scelta di andare da sola è stata obbligata: nessuno voleva vedere questo film… Presunti svenimenti in sala, non entusiastiche recensioni, “drammaticità delle immagini mostrate” – come direbbe, contrita, una signorina buonasera di quelle che non ci sono più – hanno tenuto eventuali accompagnatori lontani dal cinematografo peggio di una minaccia di contagio di influenza suina. Io, personalmente, dopo anni di sovraesposizione al cinema di ogni tipo sono diventata di stomaco piuttosto forte quindi mi sono appropinquata, struccata (dopo una giornata di pulizie e di revisione articoli su vari trattamenti benessere) ma dignitosamente vestita, al cinematografo più vicino alla mia dimora dove la pellicola era proiettata.

Black Swan è bello. Una cannonata, un film tagliente come un coltello, preciso, incalzante, ti fa affogare nella suspance. Non spendo parole su Natalie Portman e la sua performance, che a mio avviso è incredibile; che le ragazza aveva del potenziale me ne ero accorta con un film Goya’s Ghosts (2006) di Milos Forman nel quale mi era sembrata così brava da fare davvero paura.


Ho gioito moltissimo anche il cameo della divina e indimenticata finalmente-di-nuovo-fra-noi Wynona Ryder: affascinante perfetta e magnetica, vero alter-ego “maturo” di Natalie Portman.


Conturbante e molto promettente Mila Kunis (della quale leggo or ora un curioso dato biografico su Wikipedia del quale ero all’oscuro: è la doppiatrice americana di Meg Griffin ne I Griffin).


Torno quindi ad affermare che Black Swan è un gran bel film che mi ha resa tesa come la pelle di un tamburo per tutta la durata e mi ha fatto stare su di giri per diverse ore dopo la proiezione (e se non è questo lo sporco mestiere che deve fare un film….).

Balck Swan mi ha anche ricordato un film visto anni fa che mi aveva immensamente sedotta: Tout près des étoiles (2001) di Neils Tavernier, un documentario sul corpo di ballo dell’Opéra di Parigi che il regista ha seguito per 3 mesi nel 1999.



Imperdibile per gli amanti della danza, molto interessante per tutti, in questo film si mostrano l’impegno, i sacrifici, gli esercizi, le correzioni e il sudore (tantissimo sudore in effetti) così come sono e come questi giovani ballerini li vivono.
A presto.



domenica 20 febbraio 2011

La Femme du dimanche

La donna di questa mia domenica è senza dubbio l’eterea e impalpabile Vanessa Paradis protagonista al cinema in questi giorni con Il Truffacuori, simpatica commediola francese ambientata a Montecarlo al fianco di Romain Duris promettente attore francese di nuova generazione, già ammirato in Parigi e L’appartamento Spagnolo, reo di aver suscitato uno strano pensiero nella mente di una mia amica che dopo la visione di un suo film (mi pare fosse proprio Parigi) sentenziò: «se fossi stata un uomo e se fossi stato eterosessuale ora non lo sarei più..».
Vanessa, da tutte invidiata compagna di Johnny Deep, è una attrice cantante francese che ha al suo attivo un prestigioso premio César (il David di Donatello francese) e un premio Romy Schneider ed è testimonial del rossetto Rouge Coco di Chanel (uno dei miei più ardenti desiderata perché pare che con una passata stia su ore).
 Madame Deep in questi anni, mantenendo un profilo sicuramente più basso del suo uomo, ha continuato la sua carriera di attrice, cantante e testimonial e ritrovarla in una commedia romantica sanvalentinese disimpegnata ma piacevole (assolutamente più godibile di The Tourist, ultima fatica del tenebroso d’annata Johnny) mi ha rasserenata dopo una giornata non proprio esaltante.
Eccola bella e possibile, con quella bocca con la quale potrebbe sussurrarci qualsiasi cosa, nel making off dello spot del rossetto di Chanel Rouge Coco.

A presto!

sabato 19 febbraio 2011

Biancaneve con gli occhiali di Givenchy

Ci sono giorni, sempre meno da quando ho compiuto 30 anni, nei quali non mi trucco. In genere li scelgo scientificamente: sono giorni nei quali non lavoro, se esco non vado in posti potenzialmente a rischio incontri che richiedano una spolverata (voi capite) e che di solito dedico alle pulizie di casa (durante le quali sono STRACONVINTA di fare anche una gran ginnastica). Capita però che il cane debba uscire o che in casa sia finito qualcosa di indispensabile (caffè, acqua minerale, succo di frutta, cioccolato sono i pilastri sui quali si regge la mia vita) o che la spazzatura conseguente al repulisti sia talmente tanta che vada portata al cassonetto e allora tocca mettere il naso (senza cipria) e non solo fuori dalla porta.
Da quando questa estate nella mia vita sono entrati i maxi occhiali da sole di Givenchy, che l’ottica Irina-dio-la -benedica è riuscita a correggermi (io sono abbastanza miope e odio le lenti a contatto come la sabbia dentro al costume in spiaggia) con delle discretissime lenti fumé, la musica è cambiata e inforcati quelli e indossato un berretto di H&M mi sento una di quelle celebs fotografate tutte contente assieme ai pupi a Central Park con il bicchiere di Sturbucks in mano.

Un piccolo accorgimento di make up scoperto quest’anno con il quale celo il pallore invernale e rinvigorisco le mie labbra smunte è il balsamo per labbra LUSH Conquistami: adorabile mistura di burro di karitè, infuso di mela rossa ed olii essenziali di rosa canina e cannella ottimo da passare sulle labbra con un dito (gesto così old-fashion) e udite udite utilissimo da picchiettare e sfumare sulle guance come un blush in crema per un effetto Biancaneve pre-morso. Perfetto anche come base idratante prima dell’applicazione di un rossetto rosso, questa “lip tint” dal profumo delizioso mi ha dato in questo grigio inverno grandi e durature soddisfazioni e ha reso la routine di queste solitarie uscite decisamente migliore.
A presto!

primo post


Un tè col vampiro. Questo titolo l’avevo pensato più di un anno fa quando ho considerato per la prima volta di aprire un blog tutto mio. Mi ero fitta in capo di creare un blog nel quale mi ripromettevo di passare al setaccio la imperversante letteratura vampiresca e di creare così una sorta di compendio di usi e costumi dei “succhiasangue” dai primordi de Il Vampiro di Polidori a Breaking Down di Stephanie Meyer. Confesso che l’idea, che all’epoca mi sembrava sufficientemente buona e, lo confesso, anche un po’ paracula, mi solleticava non poco. Io di vampiri non so quasi niente, li ho frequentati troppo poco, ma volevo applicarmici con lo stesso rigore accademico col quale ho redatto la mia tesi di laurea in Storia dello Spettacolo e creare uno spazio di accurata disamina neo gotica e vampiriologica.
Il grandioso progetto fu però abbandonato (futuro incerto, proposte di lavoro poco concrete, un amore finito e una non granitica convinzione di saperci fare con la testiera del computer) e l’idea del blog è rimasta accantonata in un angolino della mia mente a candire (o forse a maturare). Poi, nei mesi successivi, un po’ per caso, sono cominciate le collaborazioni giornalistiche nelle quali tutt’ora mi cimento e per le quali, mai lo avrei pensato, mi sento portata. Forse dopotutto è vero che una briciola di consenso genera una montagna di autostima. Non lo so, ma ho deciso di ripartire da questo titolo al quale un anno fa non ho dato nessuna possibilità, mi sembra giusto e anche onesto intellettualmente verso la me stessa di allora.
Ma qua non si parlerà di vampiri, o forse sì…. in ogni caso non solo. Proverò a condividere le mie impressioni partendo dall’universo del beauty con il quale sono costantemente in contatto per il mio lavoro e che ho scoperto essere un mondo estremamente affascinante ma non solo, voglio parlare delle cose con le quali entro in contatto, che mi piacciono e che mi colpiscono.
Altro per adesso non so dire, solo che non vedo l’ora di cominciare, anche se un po’ mi spaventa.