martedì 18 ottobre 2011

10 of my favourite male characters in movies

1) Stanley Everett Cox: Robert De Niro: Lettere D'amore (1989). Il cuoco analfabeta che impara a leggere, scrivere e ad amare dalla splendida Jane Fonda.



2) Il giurato 8: Harry Fonda Parola ai giurati (1957) di Sidney Lumet. L'uomo tranquillo, pacato e tenace che farà rovesciare il verdetto oltre ogni ragionevole dubbio.


 3) Elliot Moore: Mark Walberg E venne il giorno. (2008). Il professore di biologia alle prese con una inspiegabile catastrofe ambientale che durante la fuga dal terribile virus riconquista la moglie Zooey Deschanel.



4) Johnny Al Pacino Paura D'Amare (1991) Ex galeotto che nel ristorante dove va a lavorare come cuoco incontra la disillusa Michelle Pfiffer e la fa innamorare "per sempre e malgrado tutto".



5) Philip Chaney: Tim Roth, Captives, altro galeotto dal passato burrascoso che vive una infuocata passione con Julia Ormond, una dentista mandata nel carcere per curare i detenuti.



6) Mich Emhoff : Matt Damon, Contagion (2011), il padre che rimasto vedovo scopre di essere stato tradito dalla moglie (Gwynnet Paltrow) e in una delle ultime sequenze del film organizza per la figlia costretta in casa dalla quarantena un ballo di fine anno con il suo ragazzo sulle note di All I want is you degli U2.



7) Frank P Doel Anthony Hopkins 84 Charing Cross Road (1987). Il libraio inglese che intrattiene una corrispondenza erudita e sentimentale con Anne Bancroft.





8) Jack Trainer: Harrison Ford Una donna in carriera. Uomo d'affari e rubacuori, fa ubriacare Melanie Griffith ma non approfitta di lei, comicia a lavorarci insieme e se ne innamora.



9) Ronnie Cammareri :Nicholas Cage, Stegata dalla luna. Il fornaio senza una mano e dal cuore infranto che si innamora di Cher e la porta ad ascoltare La Boheme al Metropolitan.



10) Commissario Sanzio : Toni Servillo, La ragazza del lago di Andrea Molaiaoli (2007) . Ruvido ma sensibile, capace di analizzare e capire. Ancora innamoratissimo della moglie nonostante tutto. Si rende subito conto che nel delitto che indaga "ci stanno di mezzo i sentimenti" e si domanda durante una discussione con la figlia "perchè le donne quando litigano, litigano dispalle".



A presto!

lunedì 26 settembre 2011

Succede a Firenze #1 PROGRAMMA TEATRO DI CESTELLO (Comunicato Stampa)

Sapere che c'è un posto nella tua città dove ti puoi rifugiare per vedere del buon teatro (con costi non proibitivi) in un ambiente suggestivo e che onora la tradizione, fa bene allo spirito. Il Teatro di Cestello di Firenze (in via di Cestello e accanto alla splendida chiesa di San Frediano in Cestello che vale davvero la pena di visitare per ammirare gli splendidi affreschi di Pier Dandini e di Antonio Domenico Gabbiani) è una isola felice del teatro toscano che resiste alle aperture delle multisale, alle chiusure dei cinema di nicchia e ai gravissimi problemi di bilancio che si trovano ad affrontare realtà ben più affermate in una città come questa.



Ecco la stagione 2011


La stagione 2011/12 del teatro Cestello è una vera e propria ricognizione  nel mondo teatrale contemporaneo e di tradizione, con incursioni in altre forme di spettacolo come concerti e seminari sul cinema. La barra del timone è sempre dritta, e fa perno su ricerca e approfondimento dell’uso del linguaggio toscano: la programmazione infatti mette in primo piano autori come Ugo Chiti, Oreste Pelagatti, Riccardo Marasco con la “sua Toscana”, Alessandro Benvenuti,  Anna Meacci e Maria Cassi, ed è impreziosita dalla genialità di Paolo Hendel e dalla ricerca musicale su tradizione e innovazione di Claudia Bombardella, presente con uno spettacolo nuovo di grande impatto. C’è spazio per giovani talenti come Gaia Nanni e  Lorenzo Degl’Innocenti, impegnati in due interessantissimi monologhi, per una originale drammaturgia popolare con Alberto Severi, per un nuovo e dirompente tipo di teatro rappresentato dai “Diversamente Recitanti”, folle gruppo di personaggi storici del Pignone, e per compagnie amatoriali di alto livello, come l’Araba Felice, che presenta un testo originale di Luca Palli. La rassegna La Memoria del Cinema”, curata da Claudio Carabba in collaborazione col SNCCI toscano, si presenterà per la terza volta con grandi registi in sala e convivialmente a cena col pubblico. Nel periodo natalizio andrà in scena “La Bisbetica Domata”, adattamento e regia di Lorenzo Degl’Innocenti, presentata dal Cenacolo dei Giovani, compagnia stabile del teatro Cestello. Nel Fuori-Stagione le luci della ribalta si accenderanno su ben nove eventi di genere vario: dal vernacolo classico al tango argentino, passando per spettacoli divertenti come “Le Cognate” di Tremblay. La compagnia Cenacolo dei Giovani quest’anno sarà impegnata anche in due co-produzioni con Nuvole in Viaggio in “Chiara, fresca, dolce acqua” di Paolo Ciotti, e con Vincenzo De Caro, in “Le 5 rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, omaggio al grande autore prematuramente scomparso 25 anni fa.
Una  stagione completa, arricchita da tre spettacoli per ragazzi: “Riciclamondo”, “Pinocchio” e “Il Giro del Mondo in 80 Giorni”.



15 Ottobre
FIORENTINI
uno spettacolo di e con Maria Cassi
Assistente alla regia Nerina Cocchi
Creazione luci Diego Costanzo
Una produzione
Compagnia Maria Cassi

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28 - 29 Ottobre
I Diversamente Recitanti
VEDUTA DAL PIGNONE
di Matteo Poggi e Maurizio Pistolesi Regia di Francesco Bartoli

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4 – 5 – 6 – 11 – 12 - 13 Novembre
Cenacolo dei Giovani
FINCOSTASSÙ
Il 4 novembre 1966, a Firenze, l’era parecchio ma parecchio umido... 
di Alberto Severi

Regia di Marcello Ancillotti

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18 - 19 - 20 - 25 - 26 - 27 Novembre
Cenacolo dei Giovani e Nuvole in Viaggio
CHIARA, FRESCA DOLCE ACQUA
Testo di Paolo Ciotti

Regia di Paolo Ciotti, Alessandra Comanducci e Alessio Ferruzzi


1 - 2 - 3 - 9 - 10 Dicembre
Cenacolo dei Giovani e Vincenzo De Caro
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
di Annibale Ruccello
Regia di Marcello Ancillotti

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15 – 16 - 17 Dicembre
MARASCO RACCONTA LA SUA TOSCANA
di /con
Riccardo Marasco (voce e chitarralyra)
coadiuvato da Silvio Trotta (plettri e battente)

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26 - 30 - 31 Dicembre   1 - 6 - 7 - 8 - 13 - 14 - 15 - 20 - 21- 22 Gennaio
Cenacolo dei Giovani
LA BISBETICA DOMATA” ovvero “ IL SOGNO DI SLY”
di William Shakespeare
adattamento e regia di Lorenzo Degl’Innocenti

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27 - 28 - 29 Gennaio
L’Araba Felice
L’ULTIMA OPPORTUNITA’
Testo e regia di Luca Palli

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11 – 12 – 17 – 18 – 19 – 24 – 25 - 26 Febbraio 2 – 3 - 4 Marzo
Cenacolo dei Giovani
LO SCANDALO MEDICI GONZAGA
di Oreste Pelagatti
Regia di Rosario Campisi

8 - 9 Marzo
Kimera Teatro
GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI
di Massimiliano Bruno
Regia di Marco Contè

interprete Gaia Nanni

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16 - 17 Marzo
Cenacolo dei Giovani
ITALIANI BRAVA GENTE
testo di Lorenzo Degl’Innocenti
liberamente tratto dall’omonimo film di Giuseppe De Santis

Diretto e interpretato da Lorenzo Degl’Innocenti

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23 - 24 Marzo
IL RISVEGLIO
musiche di Claudia Bombardella

con Claudia Bombardella
Quintetto d’archi
coro “Animae vocis”

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29 - 30 - 31 Marzo
LA MEMORIA DEL CINEMA

A cura di Claudio Carabba
e Sindacato Critici Cinematografici Toscani


5 Aprile
ROMANINA
LA NASCITA DI UN CIGNO
Uno spettacolo di e con Anna Meacci

Drammaturgia: Luca Scarlini da "Io la Romanina" di Romina Cecconi.
Regia: Giovanni Guerrieri

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11 Aprile
Agidi
IL TEMPO DELLE SUSINE VERDI
di Paolo Hendel e Piero Metelli

con Paolo Hendel
musiche originali di Ranieri Sessa

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3 Maggio
M.M.  (ME MEDESIMO)
di e con
Alessandro Benvenuti
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28 - 29 Aprile 4 – 5 – 6 – 11 – 12 – 13 – 18 – 19 – 20 – 25 – 26 - 27  Maggio
Cenacolo dei Giovani
ALLEGRETTO, PER BENE MA NON TROPPO
Di Ugo Chiti

Regia di Lorenzo degl’Innocenti


SPETTACOLI PER BAMBINI

23 - 24 Dicembre 7 - 14 - 21 Gennaio
Cenacolo dei Giovani
PINOCCHIO
Adattamento e regia di Angela Tozzi dal testo di Collodi

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7 – 14 - 28 Aprile 5 – 12 - 19 Maggio
Cenacolo dei Giovani
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
di Jules Verne
adattamento teatrale e regia di Angela Tozzi

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18 - 25 Febbraio  3 Marzo
Cantiere Obraz e Nuvole in Viaggio
RICICLAMONDO
Testo di Alessandra Comanducci e Silvia Baccianti
Regia di Alessandra Comanducci



FUORI STAGIONE

8 – 9 Ottobre
Nuvole in Viaggio Teatro
 Formazione CLAP Compagnia Laboratorio Attoriale Permanente in:
LE COGNATE
di M. Tremblay
Regia Paolo Ciotti

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29 Ottobre
EsseRe
LE NOZZE DEI PICCOLI BORGHESI
di B. Brecht
Regia Eleonora D’Arrigo

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30 Ottobre
Essere
IL PECCATO DI ADAMO
FU QUELLO DI NON CUSTODIRE EVA
Scritto e diretto da Eleonora D’Arrigo

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24 Novembre
DONATELLA ALAMPRESE
&
ENSEMBLE COINCIDENCIA

...Buenos Aires...Parigi...New York...
El tango di Astor Piazzolla

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4 – 5 Febbraio
Piccola Ribalta
COPPIA CERCA COPPIA
di Emilio Caglieri
Regia Giuseppe Troilo




10 – 11 Febbraio
C’ERA UNA VOLTA
Tetro, Cinema e TV – Italia destinazione Napoli
Con Vincenzo De Caro
Alessandro Massini
Alle tastiere Giacomo Ferrari

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12 – 13 Aprile
I Malandra
IL RIFUGIO
di Agatha Chirstie
Regia di Lorenzo Lombardi

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14 Aprile
QUANDO PARLA GABER…
Canzoni e monologhi del Signor “G”
Testi e musiche: G. Gaber – S. Luporini
Adattamento e Regia : Fulvio Ferrati

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21 – 22 Aprile
Diari di Scena
IL MISANTROPO
Di Molière
Regia Tommaso Carli
E’ possibile abbonarsi a 12 spettacoli in stagione a turno fisso con 130 euro, tramite BoxOffice o presso la cassa del teatro.

- Tutti gli spettacoli costano € 14, ridotto € 12, ad eccezione di:
Claudia Bombardella, Riccardo Marasco, Maria Cassi, Anna Meacci,  Paolo Hendel
intero € 15 ridotto € 13
- Riciclamondo, Pinocchio, Gianburrasca e Memoria del Cinema biglietto unico €8
- Spettacolo ultimo dell’anno “La bisbetica domata” biglietto unico €40:
lo spettacolo avrà inizio alle ore 22 e prevede il brindisi di mezzanotte con tutti gli attori.

Info e prenotazioni:
 055-294609 

sabato 24 settembre 2011

Somiglianze #1


Quante volte vedendo un film e osservando il volto di un attore ingrandito dallo schermo abbiamo esclamato fra di noi (o a chi ci sedeva accanto) "io quello l'ho già visto!" Questo giochino, che mio padre si diverte a propinarmi ben sapendo che mi innervosisce da morire quando vedo un film, è in realtà molto comune e se spesso è vero che riconosciamo attori di cui non ci ricordiamo il nome visti in altri film, talvolta crediamo di averli visti, ma in realtà abbiamo visto qualcuno (un altro attore) che gli somiglia. La somiglianza può essere accidentale o scientemente cercata da agenti o registi. In Italia siamoconfusi  dal doppiaggio: attori con caratteristiche fisiche simili sono spesso doppiati dalla stessa persona (basti pensare a Jessica Biel e Scarlett Johanson che in italiano hanno frequentemente la voce di Ilaria Stagni e Barbara De Bortoli).



Casey Mulligan in An Education

Cominciamo con un caso di somiglianza in parte voluta in parte accidentale, quella tra Katie Holmes e Carey Mulligan nel look creato per lei in An Education, film del 2009 diretto da Lone Scherfig. Carey che è celebre per il suo impeccabile taglio corto e sbarazzino in questo film indossa una parrucca di capelli castani che le scendono poco oltre le spalle e che sono della stessa lunghezza di quelli che hanno contraddistinto il look della consorte di Tom Cruise fin dagli esordi. Non so se chi ha curato l'immagine dell'attrice inglese nel film avesse in mente proprio il look di Katie Holmes, o semplicemente il proporre il trend di una ragazza semplice, studiosa e decisamente acqua e sapone, ma sta di fatto che la somiglianza è notevole ed è accentuata da degli indiscutibili tratti somatici che accomunano queste due giovani donne come gli occhi castani, la forma del naso, il sorriso lievemente irregolare e la tendenza al formarsi delle fossette sulle guance quando sorridono.


Katie Holmes

A Presto con nuove somiglianze!

giovedì 22 settembre 2011

LANA DEL REY

Che strumento utile Google alert, il servizio che aiuta a rimanere sempre informati su un argomento specificato tramite avvisi di posta elettronica, specialmente quando, oltre informarti sul tema da te richiesto, ti fa casualmente scoprire qualcosa di nuovo e bellissimo. Nel mio caso Lana Del Rey.



Associata ad uno delle mie numerose richieste di google alert spunta il nome di questa cantante americana 24enne ultimo fenomeno musicale sviluppatosi tramite youtube. Video Games è il singolo del momento, già acquistabile su itunes, corredato da un video clip tanto scontato quanto bello: un collage montato con maestria e fatto di imagini vintage\patinate, vedute di Los Angeles e dal volto di Lana (capelli cotonati, trucco smokey-under, ciglia finte e labbra pompatissime). La melodia è bellissima e struggente, di quelle che non si dimenticano e l'immagine proposta è di un new romantic azzeccatissimo.



Kinda Outta Luck

Video diverso, pezzo ballabile e dallo swing ritmato, con lo stesso assemblaggio di immagini tra classicissimi del cinema che fanno invidia all'ultima sequenza di Nuovo Cinema Paradiso e primi piani di Lara Del Rey meno malinconica e più maliziosa con super boccoli che si attacca ridendo ad una bottiglia di scotch.


è poi la volta di Blue Jeans altro brano dal ritmo deciso che nel video rende dichiaratamente omaggio alle suggestioni e all'universo del Super8, offrendoci Lana stavolta un po' in bianco e nero e un po' sbiadita in stile instagram, con un look decisamente anni 90.




Se volessimo aprire il capitolo delle buone intenzioni, già lo so, non ne usciremo vivi perchè l'etichetta di astuto fenomeno commerciale\paraculata indie è già stato appiccicato addosso a Lana Del Rey fino dagli albori del suo recente exploit virale a cominciare proprio da questo nome che appoggia su una N una L e una R mixate in modo così sapientemente retrò. La cantante americana si chiama infatti Lizzie Grant ed è anche rea, a quanto pare, di aver tentato già la scalata al successo in precedenza con sonorità più pop e con un look diverso.
Personalmente non credo sia così mostruoso orientare un artista fornendogli una immagine diversa e più in sintonia con il prodotto che propone, tanto più quando i manager che hanno curato il look e il lancio di Lana Del Rey (è lei stessa ad ammetterlo), che sono gli stessi che hanno fatto conoscere al mondo la superba Adele, fanno un lavoro così elegante ed azzeccato.

Il sound e lo stile di Lana Del Rey definiscono perfettamente questo momento nel quale c'è bisogno di dare un sapore retrò anche ad una foto scattata con il cellulare, le ragazze hanno riscoperto le ciglia finte e si celebrano le serie tv ambientate negli anni 50.

Il doppio singolo Video Game/Blue Jeans in uscita il prossimo 9 ottobre è ssolutamente da ascoltare.
A Presto!


venerdì 16 settembre 2011

Le ragazze interrotte di Robert Altman

Cosa hanno in comune Tara Reid, Lindsay Lohan e Neve Campbell? Tutte e 3 hanno avuto occasione di lavorare con il grande e compianto Robert Altman (Il Dottor T e le donne (Reid), The Company (Campbell) e Radio America (Lohan)), non riuscendo però, almeno per il momento, a mantenere la promessa del successo che questa occasione poteva loro dare. Pur godendo già di una discreta popolarità prima di incontrare il Maestro, la loro carriera ha conosciuto dei momenti di stallo dopo aver interpretato questi film. Vediamo quindi a che punto ci hanno lasciati e a che punto sono Tara, Lindsay e Neve.

TARA REID


Un inizio davvero promettente quello di Tara Reid nata nel New Jersey nel 1975 con partecipazioni ne Il Grande Lebowsky dei fratelli Cohen, Urban Legend simpatico teen horror al fianco di Jared Leto, American Pie e Cruel Intenctions. Non stupì infatti trovarla nel ruolo della figlia di Richard Gere ne Il dottor T e le donne nel 2000 accanto agli astri nascenti di Kate Hudson e Liv Tyler.
Dopo questo spartiacque che avrebbe potuto segnare la svolta intellettuale ha prevalso l'anima da party-girl e socialitè di Tara che l'ha portata a diventare conduttrice di programmi su E entertaiment incentrati sui suoi viaggi all'unsegna del divertimento, delle notti in discoteca e dei numerosi drink, talvolta al fianco dell'amica Paris (Hilton).



I suoi ammiratori hanno potuto apprezzare la sua partecipazione alla sit-com Scrubs, ma il grande schermo pare averla dimenticata. American Reunion, ultimo capitolo della saga di American Pie, è segnato in stato di post produzione su Imbd, e potrebbe segnare il ritorno di Tara, e riportarla alla ribalta dopo il periodo dei party, la chirurgia plastica e gli eccessivi dimagrimenti. La partita è dunque ancora aperta.


NEVE CAMPBELL

Purtroppo è difficile levarsi di dosso un ruolo televisivo ed essere presi sul serio sul grande schermo, specialmente se con quel personaggio il pubblico ti ha visto diventare grande. Questo è il caso di Neve Campbell.



Deliziosa protagonista della serie tv Party of five dal 1994 al 2000, incentrata su dei fratelli rimasti orfani che cercano di cavarsela da soli, che ha tenuto a battesimo anche Matthew Fox e Jennifer Love Hewitt. Dopo Scream (1996), il malizioso Sex Crime al fianco di Matt Dillon e Studio 54 con Salma Hayek e Ryan Philippe, sembrava proprio che questa bellezza canadese fosse il vero nuovo volto del cinema americano mainstream.




Ma l'acesa era solo cominciata, perchè fu nel 2003 che Neve lasciò tutti a bocca aperta con la sua incredibile performance in The Company di Robet Altman nel ruolo della prima ballerina del Joffrey Ballet danzando magnificamente senza controfigura, e sfruttando gli anni duro lavoro e studio della danza classica, funestati da numerosi infertune. Nel film, scritto e prodotto dalla stessa Campbell, anche Malcom MacDowel e un giovanissimo James Franco.

Una pellicola interessante e insolita The Company, quasi un docu-fiction, consigliatissimo a tutti i veri appassionati di danza che non può non ricordare Balck Swan. La prima volta che ho pensato di scrivere questo post è stato infatti questo inverno dopo aver visto una piccola intervista a Neve Campbell sul tappeto rosso dei Bafta (gli Oscar del cinema inglese) nel quale le si chiedeve se avesse visto il film di Darren Aronofsky e che cosa ne pensasse. Touche, ma abbastanza brava da nasconderlo sotto un velo di diplomazia, Neve che era in piena promozione per Scream 3, ha risposto educatamente di non averlo ancora visto ma di voler rimediare al più presto.
Nessun cenno alla sua strabiliante e autentica performance di pochi anni fa, spazzata via dal successo di Black Swan e dall'Oscar ricevuto da Natalie Portman. Mi chiedo come si sia sentita Neve Campbell, e cosa abbia pensato davvero, e cosa realmente determini il successo si una pellicola a Hollywood: una star? un regista semi esordiente e promettente? una storia avvincente con qualche scena hot ben piazzata?
Io ho molto amato Black Swan e adoro Natalie Portman, ma trovo ingiusto che The Company non abbia avuto altrettanto successo o che non sia stato menzionato nei mesi passati, e non posso fare a meno di pensare se la ragione per la quale la pellicola di Altman è stata penalizzata non risieda nel fatto che si trattava di un progetto fin troppo ambizioso e sperimentale.
Altra ironia della sorte: Black Swan ha trionfato nell'anno in cui gli Oscar erano presentati da James Franco, co-protagonista con Neve in The Company.







La carriera di Campbell dopo The Company è stata costellata di film che hanno poco successo, partecipazioni a serie tv, quella in Medium la più duratura, e molto teatro. Curiosando fra i suoi progetti in fase di sviluppo spicca un film sulla vita del giovane Antonio Vivaldi con Max Irons nel ruolo del celebre compositore.

LINDSAY LOHAN

Deliziosa bambina prodigio, teen ager simpatica e un po' insicura, stella cadente. Ecco quello che finora è stata Lindsay Lohan, una delle giovani attrici più discusse, sempre al centro dell'attenzione dei media per i problemi di alcohol, la bulimia, il possesso di cocaina, carcere e rehab. La cosa incredibile è che la sua carriera ne abbia risentito abastanza marginalemte, infatti accanto ai ricoveri e agli arresti qualche buon film Lindsay è riuscita a piazzarlo anche negli ultimi anni, come Bobby, Chapter 27, una partecipazione al serial Ugly Betty e ovviamente Radio America di Robert Altman.
Nel film Lindsay interpreta la figlia niente meno che di Maryl Streep dando prova anche di buoni doti canore oltre che di indiscutibili capacità attoriali. 



Un'attrice vera, e pure brava, che negli ultimi tempi però ha significativamente alterato il suo aspetto con interventi di chirurgia estetica alle labbra fin troppo evidenti. Forse la ragazze di questa triade che, data anche la sua giovane età, 25 anni compiuti lo scorso luglio, il lato glamour e il fascino maledetto, ha più chance di risalire la china (già in tanti l'hanno fatto prima di lei, basti pensare al redivivo e osannatissimo Robert Downey Junior e alla bad girl gone good Drew Barrymore).



Il problema di Lindsay e di questo atteggiamento autodistruttivo potrebbe risiedere nell'essere stata una bambina prodigio spremuta come un limone da genitori manager fin dalla tenera età, sorte condivisa da Britney Spears, Macaulai Culkin, Cristina Aguilera, artisti che arrivati all'età adulta cadono quasi inevitabilmente in stati depressivi o di breackdown emozionali.
Torno a ripetere tuttavia che la stella di Lindsay è tutt'altro che tramontata e che la giovane attrice può ancora dare tanto al cinema, probabilmente scegliendo con attenzione i ruoli che verranno e avendo più cura di sè stessa; non foss'altro perchè i registi che contano continuano a fidarsi di lei, lo ha fatto Robert Rodriguez per Machete e pare lo farà Berry Lewinson per Mob Street.



Una piccola curiosità: Lindsay Lohan è spesso un personaggio metacinematografico, ovvero viene citata in film e telefilm dei quali non è protagonista, come in Death Proof di Quentin Tarnatino nel quale viene nominata come una delle interpreti del film che le ragazze nella seconda parte stanno girnado, e  nel serial The L Word che l'ha celebrata ispirandosi a lei nella creazione del personaggio di Niki Stevens interpretato da Kate French.


A presto!

martedì 13 settembre 2011

Novità Neve Cosmetics: Dragon. il primo ombrettoDouble Duochrome (Comunicato Stampa)


Dragon: la nascita deI primo ombretto Double Duochrome.

Cosa vuol dire duochrome?
Si definisce duochrome un pigmento che presenta una riflettenza dal colore differente rispetto alla propria tinta di base.
Qualche esempio: marrone con riflessi turchesi (ombretto Camaleonte), rosa con riflessi dorati (ombretto Oro Rosa), verde con riflessi lilla (ombretto Lavender Fields).
Ogni colore duochrome è quindi la somma di un colore di base ed un colore di riflesso.
Questo fino a ieri.

Neve Cosmetics, da sempre punto di riferimento per tutti gli amanti dei colori duochrome, si è spinta oltre creando Dragon: il primo ombretto minerale duochrome che aggiunge al colore di base ben due colori di riflesso distinti: double duochrome!
Dragon si presenta come una polvere impalpabile dalla tonalità nero fumo che, colpita dalla luce, origina due diversi riflessi: uno color verde smeraldo e l'altro viola caldo.
Con il variare dell'angolo di incidenza della luce Dragon può risultare nero con riflessi verdi, nero con riflessi violacei, oppure mostrare entrambe le sfumature simultaneamente.
Questo fenomeno ottico avviene grazie alla rifrazione della luce ad opera dei cristalli di mica.
Per quanto possa sembrare impossibile, Dragon è stato formulato unicamente con ingredienti minerali.
Come tutti i prodotti Neve, è rigorosamente privo di petrolati, siliconi, componenti animali: l'unica magia è quella del colore!

Il risultato in applicazione è un ombretto elegante quanto originale, un perfetto neutro smokey i cui riflessi cangiano ad ogni movimento.
Nonostante la complessità dei riflessi, la texture satinata lo rende un colore fine, portabile e facile da abbinare.



 

L'ombretto minerale Dragon debutterà a fine settembre.
Nonostante la particolare formulazione, il prezzo di Dragon sarà allineato agli altri ombretti della linea truccominerale: 7,90 euro per la confezione full da 2 grammi e 3,90 euro per il formato mini.

lunedì 12 settembre 2011

Sexual Icons (Parte 1)


     JULIANNE MOORE


Mesi fa, mentre mi accingevo a scrivere a proposito de I ragazzi stanno bene, la commedia di costume diretta da Lisa Chodoenko sui figli nati da una coppia omosessuale composta da due donne che si mettono a cercare il padre biologico donatore di seme, lessi un articolo su Julienne Moore una delle protagoniste insieme ad Annette Bening.
Nel pezzo si ripercorreva molto rapidamente la carriera di questa attrice, bellissima e fiera cinquantenne e di come, malgrado gli anni che passano, continui a rappresentare per i registi una interprete capace di incarnare ruoli di sempre maggior carica erotica da quando nel 1993, in una memorabile sequenza di America Oggi di Robert Altman litigava col marito (Mattew Modine)  senza indossare le mutandine, alla scena lesbo con la giovanissima Amanda Seyfred nel più recente Chloe di Atom Egoyan.



Julianne Moore, un'attrice che ha fatto un lunga gavetta prima di affermarsi attraversando i generi (da Nine Months a Il grande Lebowsky fino a The Hours) e, onore al merito, non si è mai risparmiata restando sempre fedele alla sua immagine, dimostrando una bravura e un coraggio che non tutte le sue colleghe hanno. Forse proprio per la sua audacia, per la sua conturbante bellezza, per quel fascino un po' algido Julianne è e rimane un'icona sexy, una di quelle attrici che incarna molto spesso un forte erotismo, legato a temi scabrosi che alimentano il dialogo e rendono il cinema un'esperienza sempre nuova e stimolante.


     CHLOE SEVIGNY



Bellissima, elegante, it girl, regina incontrastata del cinema indipendente americano, stilista e testimonial. Chloe Sevigny è forse l'attrice più coraggiosa e spregiudicata del panorama statunitense. Nessun ruolo convenzionale, nessuna mezza misura, nessun pregiudizio e la capacità di rimanere sempre a proprio agio tra  cinema e  televisione, tra  video e cortometraggi, tra pubblicità e moda, tra trasgressione  lo stile.
I telefilm addicted italiani probabilmente la ricorderanno come Niki Grant, la più problematica delle tre mogli del poligamo Bill Paxton nella sperba serie HBO Big Love, per i normali fruitori di cinema è un bel volto e uno splendido corpo comparso in diversi film di successo (L'inventore di favole, Boys don't cry, Melinda e Melinda, Zodiac) ma per tutti i cinefili più scafati lei è la protagonista di The Brown Bunny, la seconda controversa pellicola diretta da Vincent Gallo.



Un film strano The Brown Bunny, molto poetico e, malgrado le critiche che l'hanno addirittura definito "il peggior film che sia mai stato girato", a mio avviso bellissimo. Incentrato su una lunga prova da attore del talentuoso artista di Buffalo, è la scarna storia di un pilota professionista di motociclette che attraversa l'america in un furgone cercando di fare i conti con il passato e con un amore, quello per Daisy interpretata da Chloe, finito tragicamente. Una trama lineare e quasi monotona, per 70 minuti abbondanti non c'è altro da vedere se non Vincent Gallo che guida, riflette, dorme, si fa la doccia e sistema la motocicletta con in sottofondo la splendida colonna sonora scritta da John Frusciante. Verso la fine, boom! Una lunga scena di sesso orale non simulato tra Vincent e Chloe che sconvolse il pubblico del Festival di Cannes nel 2003. Un buco nero nella carriera di Sevigny, contratti pubblicitari in fumo e un marchio di infamia. Lei, fino ad una recentissima intervista rilasciata a Playboy quest'anno, ha senpre difeso il film e la sua real sexual performance definendo The brown Bunny un film d'arte, paragonabile ai film girati da Andy Warrhol.


Questa discussa scena non ha fatto altro che alimentare la sua leggenda, la sua fama di spirito libero e non le ha impedito di aggiudicarsi un Golden Globe nel 2010 per il suo ruolo in Big love, dopo il quale ha interpretato un film diretto da Werner Herzog, continuando a fare modeling e a seguire progetti inipendenti.

     STEFANIA SANDRELLI

Una donna splendida e un'attrice con una carriera che non conosce soste. Ha incarnato il sogno erotico di generazione con la sua interpretazione de La Chiave di Tinto Brass dove si offre in tutta la generosità delle sue forme, non rinunciando a scene di nudo molto esplicite.


Generosa, morbida, dolce, materna, e alle volte sorprendentemente audace Stefania Sandrelli non si è mai tirata indietro continuando a mostrare il suo corpo e il suo sorriso e continuando a sedurre tutti i registi con cui ha lavorato conservando, negli anni, un fascino incredibile.


 Io rimango sempre impressionata quando leggo il numero dei film che lei ha girato, soprattutto per la varietà dei generi, e mi fa sorridere il fatto che lo stesso anno nel quale ha interpretato La Chiave abbia girato Vacanze di Natale. Questo ne prova, a mio avviso, la grande versatilità e duttilità.
Un consiglio: se vi ha fatti impazzire nel film di Tinto Brass cercate di recuperare Una donna allo specchio, un piccolo film italiano del 1985 in cui Stefania è bellissima e sexy da morire.

  KIM CATTRAL



Chi meglio di lei incarna la sessualità consapevole e gioiosa delle donne mature? Aveva appena compiuto 42 anni quando ha cominciato a girare Sex and the City e la sua carriera è decollata.
Dopo un inizio molto promettente da un punto di vista commerciale interpretando blockbuster anni 80 come Scuola di Polizia, Grosso Guaio a Chinatown e Mannequin, il cinema sembrava averla relegata a ruoli di secondo piano e più frequentemente a tv movie.



 Con la maturità è arrivato il successo che lei ha saputo cogliere e sfruttare osando in una serie tv come nessuna mai aveva fatto prima, creando il personaggio di Samantha le cui attitudini sono diventate emblematiche di un modo di vivere la sessualità da parte delle donne che non era mai stato affrontato nell'intrattenimento.
Una donna che è riuscita a guadagnare e conservare la ribalta in un momento difficile e delicato nella vita di un'attrice con un ruolo particolarmente audace che ha portato in superfice tutta la grinta e l'erotismo di questa splendida donna.

A presto!