martedì 8 marzo 2011

Una domenica a Palazzo

Certe volte, abitando a Firenze, penso che quello che di meraviglioso questa città ha da offrire allo sguardo sia solo la punta dell’iceberg, il che è sicuramente un’esagerazione perché la miriade di cose splendide che ci sono qua sono visibili a tutti: le piazze, le chiese, le opere d’arte nei musei, i giardini, le vedute; ma ci sono, credetemi, anche tante altre cose che questa città nasconde, o meglio, alle quali non si può accedere facilmente da turisti.

Fortunatamente ci sono iniziative come quella nella quale mi ha coinvolto il mio amico Stefano, un bravissimo giornalista sempre molto attento agli eventi culturali toscani: domenica scorsa infatti abbiamo avuto modo di visitare con una guida Palazzo Strozzi Sacrati, la splendida sede della Giunta Regionale Toscana, normalmente chiusa al pubblico.

Si tratta di un suntuoso palazzo che sorge proprio in piazza del Duomo dietro le absidi di Santa Maria del Fiore fra via dell’Oriuolo, via de Servi e via Bufalini; unica dimora signorile che affaccia sulla piazza del Duomo, ha avuto vicende alterne ed è stata riconsegnata agli antichi splendori delle sue stanze dopo un lungo restauro.

Le stanze di questa casa raccontano la storia di una donna, Anna Strozzi, proprietaria del palazzo, che nel 1812 intraprese dei lavori di ammodernamento per i quali ingaggiò una vera e propria squadra di pittori e decoratori estremamente alla moda all’epoca, che col loro lavoro hanno lasciato imperitura memoria negli affreschi, nelle decorazioni e nel giardino del buon gusto di questa dama che per realizzare questo progetto di restauro contrasse molti debiti.

Arrivata al luogo dell’ appuntamento con gli amici sul tardi e un po’ trafelata (domenica mattina…) ho portato con me blocco, matita e buona volontà di resocontare la mia visita, ma niente macchina fotografica (con la mia attuale macchina fotografica, con la quale convivo dal 2008 non c’è mai stato grande trasporto – eccezion fatta per 3 autoritratti,  2 realizzati in un giardino di Manchester  e 1 al Parco della Sterpaia di Piombino, che su Facebook negli anni hanno ottenuto un discreto successo di pubblico e di critica- e quindi finisco sempre per dimenticarla). Fortunatamente con la fotocamera dell’IPhone le cose sembrano partite per il verso giusto e mi ha permesso di realizzare qualche buono scatto soprattutto dei dettagli di questi magnifici affreschi che hanno di più attirato la mia attenzione.

 Un dettaglio dell’affresco di una delle sale da pranzo raffigurante Endimione, il bel dormiente, attribuito a Pietro Giarrè.

Uno scorcio dell’affresco di  Gaspero Martellini del gabinetto privato che raffigura le vicende dello sfortunato amore di Fedra per Ippolito

La marchesa Anna Strozzi-Riccardi con i suoi figli ritratta da Antonio Fedi in una colazione sull’erba all’interno della sala decorata a bosco.

Uno scorcio del cortile che collegava l'edificio alle scuderie e dove la marchesa Strozzi fece collocare una voliera per uccelli.

Lo sbarco delle truppe anglo-americane a Livorno, particolare di Antonio Fedi nella stanza affrescata a ""paese aperto" da Angiolo Angiolini.

Il Duomo visto da una delle finestre del palazzo.


Sempre il Duomo, questa volta all'ombra dell'immenso albero genaologico della famiglia Strozzi.

Con i rimanenti scatti del mio IPhone ho realizzato questo piccolo filmato (primo esperimento nel suo genere da me compiuto) W Windows Movie Maker!!!





(musica: Cavatine, Paisiello arr. Yvalain)

L'iniziativa attraverso la quale ho avuto modo di visitare Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati è Un palazzo, una casa, un museo. Tre luoghi insoliti da visitare a Firenze. Per informazioni sulle prossime visite visitate il sito www.regione.toscana.it/luoghinsoliti



A presto!












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