Un uomo diventa un criminale per davvero quando esce di prigione. È esattamente quello che succede a Colin Farrell nel nuovo film di William Monahan, già sceneggiatore premio Oscar di The Departed. Il giovane Mitchel dopo aver scontato 4 anni per lesioni aggravate si ritrova a piede libero in una Londra grigia e caotica nella quale non sembra esserci differenza tra le periferie e i quartieri alti. Gli viene subito incontro il suo vecchio socio Billy (Ben Chaplin) che lo rivorrebbe nel giro della microcriminalità ma Mitchel temporeggia. Cerca di occuparsi della sorella Briony, simpatica, ma alcolizzata e svampita (Anna Friel) e aiuta il suo amico homeless che distribuisce la rivista The Big Issue fuori dalle stazioni della metro. Nel frattempo attraverso una misteriosa ragazza incontrata ad una festa, trova lavoro come fac-totum\guardia del corpo presso l’elegante dimora di Charlotte (Keira Knightely) un’attrice assediata notte e giorno dai paparazzi a causa della fine del suo matrimonio, che vive protetta da Jordan un bizzarro amico\agente (David Thelwis). Mitchel e Charlotte scoprono ben presto di avere molto in comune: entrambi vivono braccati, l’uno dai vecchi soci che lo rivorrebbero nel giro, l’altra dai fotografi appostati ovunque che le impediscono anche di andare a comprarsi un pacco di tampax.
Mentre Billy continua a ronzare intorno a Mitchel cercando di coinvolgerlo nei suoi affari, fa la sua comparsa Gant (Ray Winstone) un pericoloso boss della malavita disposto a tutto per avere Mitchel al suo servizio. In bilico fra il crimine e l’amore (inevitabile un coinvolgimento con la bella attrice) Mitchel cerca di trovare un suo equilibrio da uomo libero, ma l’impresa sembra quanto di più impossibile.
Sofisticato e divertente debutto alla regia per William Monahan che scrive e dirige un film di buon impatto visivo e vivace nei dialoghi (vagamente tarantiniani). Colin Farrell sembra tornato in ottima forma in un ruolo, quello dell’ex galeotto bravo ragazzo che mangia cibo sano e beve molte tazze di tè, che gli calza a pennello. Abbastanza marginale la presenza della sottilissima Keira, e ottime le performance di David Thelwis e Ray Winstone.
Un dieci meritatissimo alla colonna sonora con pezzi dei The Yardbirds, Kasabian, Rolling Stones, The Clash e Bob Dylan!
Il film è tratto dal romanzo di Ken Bruen.
A presto!
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